Saturday, April 09, 2011

Il poeta ed editore Çlirim Muҫa intervistato da Patrick Sammut

1. Qual è la tua professione, i passatempi, e come passi una giornata tipica?

Le mie professioni, perché ne ho più di una: editore per la maggior parte dell’anno e albergatore per la stagione estiva. Nel mezzo quella che mi preme di più: scrivere. La mia giornata tipica quando sono a casa: seguire i bambini, accompagnarli a scuola e nelle varie attività che loro svolgono, lavorare per Albalibri, cercare di leggere ogni giorno un bel po’ di pagine del libro che sto leggendo, dare una mano a mia moglie nella gestione dell’albergo.

2. Come hai conosciuto Alberto Figliolia e com’è nata vostra amicizia/collaborazione nel campo poetico/letterario?

Ci siamo conosciuti a Milano in un ufficio pubblico, parlando di letteratura albanese, poi scoprendo che io scrivevo mi ha invitato a un reading poetico, da allora siamo una coppia inseparabile. E’ il primo lettore delle cose che scrivo e viceversa. Insieme scegliamo i libri da pubblicare per Albalibri e seguiamo le varie fiere della piccola editoria.

3. Come sono accolte le tue poesie dal pubblico albanese, italiano e anche oltre?

Dal pubblico albanese residente in Italia, con orgoglio. Un pubblico albanese in Albania credo di non averlo, a parte qualche amico che mi stima. Come autore haiku invece, ho avuto soddisfazioni e apprezzamenti da un pubblico americano, tedesco e giapponese.

4. Com’è la situazione in Albania riguardo la poesia? A che cosa si ispirano soprattutto i poeti albanesi oggi? Credi che la tua vita in Italia abbia cambiato il tuo modo di percepire la realtà? Come?

Ora vivo in Italia e conosco poco la vita culturale in Albania. mi faccio arrivare libri di autori a me noti o famosi nel mondo e molte volte non riesco a trovare i loro libri. In Albania ci sono tanti bravi poeti, ma poco interesse per la poesia. Con problemi di distribuzione, manca una rete di librerie e le biblioteche non coprono l’intero territorio, salvo qualche grande città.

D’altronde, come un po’ ovunque in Europa, abbiamo eserciti di poeti e pochi lettori di poesia.

I temi della poesia credo sono invariati nei secoli: l’amore, la nostalgia, la vita e la morte, il tempo che fugge, la madre, la patria, la malinconia dell’essere, Dio.

Il distacco dalla mia Patria, la vita di esule mi ha reso più consapevole del mio ruolo di poeta. Il poeta è un esiliato a vita, sempre e ovunque lui si trovi.

5. Qual è il ruolo della poesia nelle grandi metropoli d’oggi?

Il ruolo della poesia è di smuovere le coscienze della gente, ricordare all’uomo la sua fragilità, che è di passaggio su questo mondo, interrogarsi sui perché della vita. Il contrario di quello che fa e dice la televisione, che atrofizza le menti. Ricordo bene le manifestazioni dei popoli europei contro la guerra in Irak, lo scredito dei giornali a causa delle loro menzogne e lo stesso anno l’interesse dei giovani per i festival di poesia e filosofia. Il poeta e il filosofo sono come gli ultimi depositari della verità.

6. A Malta, durante la Serata di Poesia a La Valletta, tu e Alberto avete urlato, drammatizzato, una poesia che trattava del rapporto tra uomo e tecnologia. Cosa ne pensi riguardo la poesia che va urlata, e anche riguardo

La nostra poesia, come avete visto anche voi non è solo performance, ma anche normale lettura. La poesia gridata la usiamo per attirare attenzione, soprattutto nelle fiere, che si svolgono molte volte all’aperto. E’ un modo per richiamare l’uomo della strada alla poesia. Io penso che noi poeti di oggi abbiamo esaurito il nostro credito lasciatoci in eredità dai poeti del passato e non possiamo pretendere che sia la gente a venire da noi, devono essere i poeti ad andare dalla gente e a volte anche con poesie gridate.

il rapporto uomo-tecnologia nei nostri tempi?

Il rapporto uomo tecnologia, secondo me, impone una poesia breve e concisa. Prevedo una diffusione dell’ haiku come genere poetico di massa anche da noi in occidente.

7. Mi piacerebbe sapere come tu e Alberto avete vissuto questa vostra breve visita a Malta?

Malta è un’isola internazionale dove un italiano, un inglese o semplicemente uno che parla queste lingue si sente a casa. Senza capire la vostra lingua, solo sentendo i suoni si capisce che Malta è stata un luogo d’incontro di popoli e culture diverse. Mentre si camminava per le strade di Valletta sembrava che la storia ci scrutasse. I fortini e i luoghi di culto narrano di un passato glorioso.

8. Come vi siete sentite durante la Serata di Poesia e qual è stata la vostra percezione del pubblico e dei poeti maltesi?

Una serata tra addetti ai lavori, organizzatissima. Eravamo tutti poeti, più o meno di una certa età, pochi i giovani, mancava il pubblico solo amante della poesia. Ho apprezzato molto il fatto che molti poeti maltesi hanno letto le loro poesie in italiano per essere compresi da noi ospiti. Ho apprezzato la musicalità della vostra lingua, come molte poesie.

9. La poesia non è noia, prodotto di teste che vivono tra le nuvole, ma è divertimento, sfida, impegno, invito a una riflessione seria riguardo quello che ci circonda. Come reagisci a tali affermazioni?

La poesia è gioia, dolore, magia, mistero, vita, musica in versi. Non è solo pensiero, ma soprattutto sentimento. È rabbia, ma anche compassione. È rivolta, ma anche preghiera. Ho sentito poeti parlare del loro ultimo libro come della loro ultima fatica. Per me non è stato mai così. Ogni volta che scrivo una poesia vivo intensamente la vita. Con gioia. A volte mi stupisco anch’io dei pensieri che mi vengono. Giacevano in me senza che io sapessi della loro esistenza. Quando sento della fatica di certi poeti, faccio fatica a capire la loro poesia.

10. A parte la poesia tu scrivi anche altri tipi di letterartura?

Ho scritto favole, fiabe, racconti, drammi, una sceneggiatura e romanzi, ma mi sento soprattutto un poeta. La poesia sgorga in me continuamente senza interruzioni, mentre gli altri generi nascono in modo sporadico.

11. Secondo te c’è qualche genere letterario che gode di vantaggi che gli altri non hanno?

Il genere letterario che gode più vantaggi è quello più di qualità. Un poeta, uno scrittore bravo, prima o poi riesce a emergere. Un poeta debole, ma una figura ingombrante, invece, sopravvive alla sua opera. Molti libri di successo non vivono neanche una stagione, mentre un libro vero guadagna l’immortalità.

12. Tanti credono che la poesia non vende. Il pubblico s’interessa di più alla narrativa. Come reagisci a questo come poeta e anche come editore?

Questo è vero. Un po’ per colpa di certi poeti incomprensibili, un po’ perché molti libri sono pressoché inutili, superati dal tempo. Molti altri poeti devono essere più critici con ciò che scrivono, saper tagliare o semplicemente rileggere le loro poesie ad alta voce, sarebbe già qualcosa.

Come poeta cerco di migliorare sempre di più, rielaborando le mie poesie. Come editore reagisco pubblicando poesia. Oggigiorno ad andare controcorrente sono rimasti solo i poeti e i salmoni.

Ecco in fine le mie poesie

1

Asciutti sono i miei occhi

e non sventolo più addii;

le mie lacrime esaurite.

La gioia e il pianto

le ho avute in dono

in abbondanza

e per poco tempo.

Il tutto che mi sommerge

e il niente che mi accompagna

sono il mio destino.

Non c’è una giusta misura delle cose.

La vita non è una linea dritta

ha i suoi alti e bassi

che nel mio caso

sono abissi.

2

Un muro di cristallo

mi divide dalla gente

Mentre scrutano ombre

vedo

i loro volti impauriti

Solo la morte

potrà rompere

il trasparente separé

colmare

l’abissale solco

3

Fortunato lo scoglio

seduto sulla riva

ad ascoltare

i racconti dell’acqua:

infiniti come le onde

che li trasportano.

La sua storia ha

ogni diamante di stella

e con luce tremante

cercano di trasmetterla.

Destino d’un cieco il mio:

voce narrante

di silenziose grida.

Friday, April 08, 2011

Ir-rwol tal-kittieb/poeta quddiem l-avvenimenti katakliżma li qed iseħħu bħalissa. (4)

Iwieġeb Alfred Palma:

1. Id-dinja bħalissa għaddejja minn waqtiet diffiċli ferm. Insemmi l-għargħar li laqtu lil partijiet tal-Awstralja, il-katakliżma fil-Ġappun u l-gwerra ċivili fil-Libja. Kemm jolqtu avvenimenti bħal dawn lill-poeta/kittieb Malti? Inti ktibt xi versi f’rabta ma’ dan kollu?

Hekk hu; il-bniedem issa ilu żmien jiżra’ r-riħ u qed jaħsad it-tempesta!

Alla l-Imbierek tana meravilji sħaħ biex nitpaxxew bihom, ħalliena ħielsa nagħżlu jekk ingawduhomx jew neqirduhomx. U aħna għażilna li neqriduhom! U dan qed jiġi rifless globalment. Illum id-dinja kollha tinsab maqbuda u medhija f’ġirja sfrenata ta’ regħba, regħba miġnuna għall-flus u għall-poter, u kulħadd, minkejja l-ħafna paroli qed jiġi jaqa’ u jqum. L-eġoiżmu qed isaltan suprem. U r-riżultat ta’ dan il-ġenn qed narawh aktar spiss u aktar qalil fl-atteġġjament li qed tieħu n-Natura kontra din is-sefqa kollha, għax issa xebgħet tabilħaqq. U naħseb li waslet biex tgħid: Daqshekk! M’hemmx għalfejn ngħidu, avvenimenti katastrofiċi bħal dawn, li fhom jinqerdu ħafna nies innoċenti, itertqu l-qalb sensittiva tal-kittieb/poeta, u jien ktibt kemm-il darba vrus, xi drabi b’rabja kbira, kontra l-qerda tal-ambjent li tant tweġġgħani. Dwar diżastri ta’ dan il-kobor s’issa kkontemplajthom biss, b’diqa kbira f’qalbi, iżda spiss ifluwenzawli indirettament il-burdati poetiċi tiegħi.


2. Taħseb li l-poeta/kittieb għandu jesprimi ħsibijietu dwar avvenimenti bħal dawn issa qabel għada? Xi rwol għandu l-poeta/kittieb fi kwistjonijiet bħal dawn? Hu rwol iktar jew inqas important minn dak tal-politiċi tal-mument?

Jiena nemmen li l-poeta ilu jesprimi l-weġgħat u t-tħassib tiegħu għal dak li qed jiġri b’mod hekk irresponsabbli fuq dan il-globu, li jum wara jum qiegħed dejjem aktar jimrad. B’danakollu, min qatt ta, qed jagħti jew se jagħti kasu? Il-poeta huwa meqjus ħalliem, profeta jibki fuq ir-realtà kiefra li l-oħrajn ma jagħtux kasha. Lill-poeta ħadd ma jisimgħu u r-rwol u s-siwi tiegħu huma meqjusin trivjali ħdejn dawk tal-politiċi setgħana. Iżda din hi sewwasew it-traġedja ta’ żmienna. Il-poeta ntesa għax postu hu li jgħanni lil dak li qed jinqered, u min qed jeqirdu jew qed jiġi jaqa’ u jqum, inkella qed jitniehed u jokrob li ma jista’ jsir xejn. U nemmen li tabilħaqq ma jista’ jsir xejn u, jekk jgħanni, il-poeta se jibqa’ jgħanni għalxejn!


3. Il-ħtieġa tal-paċi u r-rispett lejn l-ambjent naturali huma żewġ aspetti li l-poeta/kittieb ilu żmien twil itambar fuqhom. Issa l-popli bħal qed jindunaw kemm kellu raġun. Tħoss li l-kittieba u l-poeti qed jagħmlu biżżejjed biex il-messaġ tagħhom jasal fejn għandu jasal? X’jista’ jsir aktar?

Hawn naqbel miegħek sa ċertu punt. Il-ħtieġa tal-paċi (illum kelma li saret anatema!) u r-rispett lejn l-ambjent naturali u bejn il-popli nfushom, qed iġagħlu lil bosta jifhmu kemm il-qagħda dinjija hi serja. U issa kulħadd jaf li l-poeta kellu raġun jgħanni u jokrob. Iżda ara ma taħsibx li dan se jnaqqas b’xi mod il-mewġa assoluta ta’ materjaliżmu sfrenat li ħakmet lill-bniedem. Issa għandna kmandament wieħed biss: Għix int u eqred lil ħaddieħor! Kollox hu kumplimentari għar-regħba, flus, poter, u dan li qed ikompli jkattar il-kankru fatali li qed jherri u jeqred id-dinja mhux daqstant bil-mod il-mod! Kif qed naraw b’għajnejna. Inħoss li l-poeti u l-kittieba qegħdin (bħal dejjem) jagħmlu li jistgħu u kemm jistgħu biex inisslu kuxjenza tat-traġedja li qiegħda torqod u tqum magħna; iżda nerġa’ ngħidlek, ta’ ċiniku li jien: il-messaġġ tal-poeta m’huwiex jasal fejn għandu jasal u ma jista’ jsir xejn aktar! Il-bnedmin tilfu lil Alla u qed jaħsbu li saru huma l-alla li jmexxi d-dinja; u din l-illużjoni traġika ma ddumx ma tissarraf f’katastrofi mondjali!


4. Hemm bżonn li l-Gvernijiet u l-awtoritajiet jindunaw bl-importanza ta’ suġġetti bħalma huma l-Istorja, il-Letteratura, il-Filosofija u oħrajn. Id-dinja u l-ħajja tal-bniedem ma tissejjisx biss fuq ix-xjenza, il-finanzi, l-ekonomija u l-kummerċ. Xi tgħid dwar dan kollu?

Kieku ma kontx naf li kont qed tistaqsini bis-serjetà kont naħseb li qed tiċċajta! Il-gvernijiet u l-awtoritajiet? Jindunaw?! Bl-importanza tal-istorja, tal-letteratura, tal-filosofija?!!! Jien ngħidlek li lanqas biss jafu dawn xi jkunu! Dawn jimpurtahom biss mill-poter (bosta drabi assolut), minn ħwejjeġ materjali, trivjali, bla sugu; u meta jidhru qegħdin jieħdu interess fl-arti u l-kultura, dan ikunu qegħdin jagħmluh biss għall-għajn, bħala parti minn xogħolhom, biex idawru lira! Altrimenti: viva x-xjenza, it-teknoloġija, l-ekononija u l-kummerċ. Minnu, dawn huma l-fwies li fuqhom iddur id-dinja tal-lum. Iżda minħabba fihom twarrab u ntilef (kważi għal kollox) il-ġmiel tal-Arti, tal-Arti vera, ta’ dak kollu li hu sabiħ u spiritwali. Li jaħji lir-ruħ u li jeżalta lill-bniedem fuq kull ħlejqa oħra. Nieħdu lill-għażiża Malta tagħna: iftaħ stazzjon tar-radju jew televiżjoni u ara ssibx xi ftit mużika serja, klassika, opersitika… xi programm edifikanti dwar kultura għolja, tkun xi tkun… Ma tarax: dawk affarijiet passés. Il-kultura prevalenti tagħna fuq il-mezzi tax-xandir illum hi biss potpourri ta’ reklami ad nauseam, diski, programmi banali u paroli vojta. U dan it-tip ta’ kultura jirrifletti kemm il-bniedem tal-lum inqata’ minn dak kollu li hu verament sabiħ, spiritwali u li jpaxxi lir-ruħ. Viva l-materjaliżmu! U l-poeta jkompli jgħanni u jokrob waqt lid-dinja tkompli tinħaraq!

Ir-rwol tal-kittieb/poeta quddiem l-avvenimenti katakliżma li qed iseħħu bħalissa. (3)

Iwieġeb Salv Sammut:

1. Id-dinja bħalissa għaddejja minn waqtiet diffiċli ferm. Insemmi l-għargħar li laqtu lil partijiet tal-Awstralja, il-katakliżma fil-Ġappun u l-gwerra ċivili fil-Libja. Kemm jolqtu avvenimenti bħal dawn lill-poeta/kittieb Malti? Inti ktibt xi versi f’rabta ma’ dan kollu?

L-ewwel nett nibda biex ngħid li kull kittieb u poeta validu u ta’ kredibblità huwa universali għax ma jiktibx fuq dak ta’ madwaru biss imma jimraħ lil hinn minn xtut u periferiji ġejografiċi li jdawruh. Dan jiġri għax il-kittieb/poeta huwa bniedem sensittiv ħafna u jħoss malajr kemm il-ferħ u kemm in-niket. Kemm il-pożittiv u kemm in-negattiv.

Għaldaqstant, il-kittieb/poeta Malti daqs il-kittieba/poeti l-oħra tad-dinja kollha jara b’għajnejh u jħoss ġewwa qalbu dak li jseħħ kemm ’il bogħod u kemm fil-qrib u dawn jinfluwenzaw il-bixra u l-burdati tiegħu. Bil-mezzi tal-midja, il-kittieb/poeta Malti m’għadux magħluq fl-ispazju parrokkjali tiegħu imma sar jara x’qed jiġri barra mix-xefaq tiegħu.

L-Awstralja, għalkemm pajjiż ’il bogħod ħafna minn artna, xorta waħda għandha konnessjoni diretta magħna. Wisq probabbli jekk wieħed jgħodd il-Maltin puri li għadhom ħajjin mad-dixxendenti tagħhom, jagħmlu aktar mill-popolazzjoni tagħna kollha. Għalhekk ma setax jonqos li meta ġara dak il-katastrofu kollu, aħna f’Malta l-ewwel ħsieb li ġie f’moħħna kien jekk hemmx Maltin milquta.

Il-Libja huwa pajjiż mhux daqstant imbiegħed daqs l-Awstralja iżda li lilna jolqotna ħafna aktar dirett mill-Awstralja kemm kummerċjalment u kemm politikament. Bosta Maltin sabu l-għajxien jew il-mezz tal-għajxien tagħhom f’dak il-pajjiż. Il-Libja hi l-pajjiż li mhux biss laqgħet ħaddiema u investimenti Maltin fi ħdanha imma hi stess investiet fil-ħaddiem Malti f’Malta stess. Il-Libja kienet dak il-pajjiż li meta kellna bżonn is-solidarjetà finanzjarja fil-bidu tas-snin sebgħin, sibnieha. Iżda kienet ukoll il-pajjż li malajr bagħtilna l-gunboats meta ħaseb li l-interessi tiegħu jistgħu jiġu mittiefsa. F’dawn l-aħħar snin bagħtitilna wkoll għadd mhux ħażin ta’ immigranti li riedu għal raġuni jew oħra jaħirbu mill-pajjiż rispettiv tagħhom. Għalhekk, illum li qed iseħħ dak kollu fil-Libja, lili jkiddni għax l-għajta tal-poplu Libjan, speċjalment dik tal-ħaddiem Libjan mhix waħda kapriċċuża imma waħda li trid il-ħelsien politiku u industrijali bħal kull pajjiż demokratiku ieħor tal-Punent.

Min-naħa l-oħra, il-Ġappun, għalina l-Maltin hi dinja oħra. Iżjed b’atar misterjuż u bil-laqta orjentali tiegħu. Minkejja dan kollu, tnikkitt meta rajt u għadni nara f’liema kundizzjoni ġie dan il-poplu kwiet, paċenzjuż u dixxiplinat. Id-dinja kollha għal ftit tal-ħin insiet x’kien qed jiġri fuq ix-xaqliba Għarbija u rat x’taf tagħmel in-natura meta tixba’ bl-abbuż ambjentali tal-bniedem u tgħid issa jien nikkmanda. Minkejja kull teknoloġija moderna, ħadd u xejn ma seta’ jbassar jew iwaqqaf il-katastrofi li seħħew kemm fl-Awstralja u kemm fil-Ġappun. Il-Libja, sakemm qed nikteb dawn il-ħsibijiet, għadha f’qagħda inċerta u naf biss li issa d-dinja stenbħet u bdiet tagħmel xi ħaġa għalkemm damet naqra taħsibha. Ma xtaqtx inħalli dawn l-avvenimenti kollha jgħaddu mingħajr ma nikteb xi versi dwarhom. Mhuma xejn straordinarju imma dak kollu li ħassejt jien u nara dan kollu jseħħ quddiemi u jien ma nista’ nagħmel xejn għajr nitnikket u nikteb.

2. Taħseb li l-poeta/kittieb għandu jesprimi ħsibijietu dwar avvenimenti bħal dawn issa qabel għada? Xi rwol għandu l-poeta/kittieb fi kwistjonijiet bħal dawn? Hu rwol iktar jew inqas important minn dak tal-politiċi tal-mument?

Nemmen li huwa fid-dmir ta’ kull kittieb/poeta li jqum u jitkellem dwar dak li jkun iseħħ f’pajjiżu u lil hinn minnu. Nafu li l-pinna hi aqwa mix-xabla. Il-kitba taf tħeġġeġ, tixpruna ħsibijiet u tqajjem kuxjenza. Kull dittatur jipprova joħnoq il-libertà tal-kelma miktuba u għalhekk hu importanti li l-kittieb/poeta jiftaħ ħalqu u jikteb u jgħid dak li jħoss u li qed jara. Kieku ma kienx għal kittieb Franċiż Émile Zola li kiteb J’Accuse kieku Alfred Dreyfus kien jibqa’ maqful fil-ħabs. Federico Garcia Lorca nqatel għax bil-poeżiji tiegħu kien iħeġġeġ kontra t-tirannija mmexxija mill-Ġeneral Francisco Franco. Pablo Neruda kellu jaħrab miċ-Ċili għax il-poeżiji tiegħu ma kinux jappellaw u Boris Pasternak ma tħalliex jieħu l-premju Nobel minħabba l-kitbiet tiegħu kontra l-Istat Sovjetiku. Nemmen li fejn ikun hemm bżonn għandu jieħu sehem attiv fiżikament f’kull manifestazzjoni li ssir b’risq il-Ħaqq u s-Sewwa għalkemm is-soluzzjoni dejjem trid tkun waħda politika.

3. Il-ħtieġa tal-paċi u r-rispett lejn l-ambjent naturali huma żewġ aspetti li l-poeta/kittieb ilu żmien twil itambar fuqhom. Issa l-popli bħal qed jindunaw kemm kellu raġun. Tħoss li l-kittieba u l-poeti qed jagħmlu biżżejjed biex il-messaġ tagħhom jasal fejn għandu jasal? X’jista’ jsir aktar?

Mingħajr ma nkun prużuntuż wisq, naħseb li l-kittieb/poeta tal-lum inqata’ minn dawk ta’ qablu li kienu jiktbu ta’ sikwit dwar l-ambjent. Illum ittri u artikli biss, jinkitbu dwar l-ambjent ta’ madwarna imma dawn mhumiex kitbiet letterarji għalkemm validi ħafna. Donnu li mal-mewt tal-poeta tan-natura, Anton Buttigieg, mietet ukoll il-ħeġġa li l-kittieb/poeta jfisser ruħu dwar x’qed isir dwar l-ambjent. Illum, il-kittieb/poeta donnu jimraħ aktar lejn problemi soċjali u individwali. Dan kollu li qed nikteb nista’ nkun kollu żbaljat fih imma dan hu dak li qed nara jien.

4. Hemm bżonn li l-Gvernijiet u l-awtoritajiet jindunaw bl-importanza ta’ suġġetti bħalma huma l-Istorja, il-Letteratura, il-Filosofija u oħrajn. Id-dinja u l-ħajja tal-bniedem ma tissejjisx biss fuq ix-xjenza, il-finanzi, l-ekonomija u l-kummerċ. Xi tgħid dwar dan kollu?

Jekk l-ekonomija, il-kummerċ u l-finanzi huma l-pulmun tas-soċjetà, il-Letteratura u l-Istorja huma r-ruħ u l-identità tagħha. Pajjiż mingħajr l-Letteratura u l-Istorja huwa pajjiż li baqa’ jgħix fl-għerien u għadu sottożviluppat. Għalhekk, hija ħasra li f’pajjiżna darba waħda biss kien hawn poeta li uffiċjalment ġie imsejjaħ Nazzjonali. Miet hu u ħadd ma ndenja jerġa’ jagħti dan il-ġieħ lil ħaddieħor. Għallinqas, issa qed issir xi ħaġa biex il-kittieb/poeta jingħata l-ġieħ li jixraqlu meta darba f’sena jingħata l-premju tal-Ktieb Nazzjonali tas-Sena.

Għalkemm inkitbu kotba dwar l-Istorja tagħna, ftit jew wisq dawn meta tidħol fil-fond tagħhom, issib li kellhom nitfa tiżjin lejn naħa jew oħra, l-aktar fejn tidħol l-Istorja politika riċenti. Irridu ninsew l-għamad politiku u niktbu l-Istorja kif tassew seħħet jekk irridu nkunu kredibbli ma’ dawk ta’ warajna.

Żewġ poeżiji ta’ Salv Sammut:

U JIĦMAR QIEGĦED ID-DEŻERT

(Libja)

Ir-ramel tad-deżert tqalleb fi trab

Ta’ iġmla jarmu nirien

Joħonq u l-għajta mħeġġa

Tal-imsejkna imjassrin.

Imma qamet il-kotra għalenija

Quddiem l-iġmla jonfħu in-nar

U ma beżgħetx mill-isqra tas-smewwiet

Bħal mirage neżlin għatxana

Jisparaw vleġeġ ta’ qerda

F’Oasi ta’ demm Mislem

Biex idgħajfu ’l kotra mgħaddba

Titlob il-jedd għal kelma u l-ħelsien.

Mill-palazzi allat foloz ħarbu

U sabu wens f’art oħra barranija.

Oħrajn baqgħu maħkuma mas-setgħa

U bagħtu lil mixtrija joqtlu ’l ħuthom.

Id-deżert tħammar bid-dmija

Ta’ nisel l-istess ġens

Waqt li fuq ix-xaqliba l-oħra

l-allat taċ-ċiviltà qadima w t’issa

lil ġenshom neħħew mit-tiġrib

u madwar mejda qagħdu jiddiskutu

u riżoluzzjonijiet jiddibattu

waqt l-Oasi bid-demm baqgħet timtela’

bl-isqra jħufu fis-smewwiet

u wild l-Islam jinqatel bħal gremxul

taħt qillet ix-xemx tad-deżert.

ma’ kull jum u ma’ kull ħin.

Marzu 17, 2011

META JQUMU L-ELEMENTI

Ġappun:

Hekk f’daqqa tregħdet l-art

U difnet taħtha iġsma ta’ bnedmin

Maħsuda jew mitlufa f’dik il-qerda

Li ħasdet ħajjiet bla avviż

W għolew it-tsunami

Biex kaxkru kulma sabu

Fi triqithom bla ħniena jew mogħdrija.

Awstralja:

Infetħu bwieb is-sema f’ħalel kbar

T’ilmijiet u faru x-xmajjar,

Ġarrew bhejjem u nies imwerwrin.

Bliet u rħula sfaw imgħarrqa

U binjiet sħaħ inġarru mill-kurrenti.

Intemmet f’tebqa t’għajn il-kumdità

U kollox safa miksi b’metri tajn.

Il-bniedem baqa’ sieket

Iħares imbikki, mifxul

Quddiem il-qawwa ta’ dal-katastrofu,

W għaraf kemm kien dgħajjef

Ħdejn is-saħħa tan-natura

fejn xejn mhuwa previst minkejja l-mixja

Tal-progress fit-tbassir tal-elementi.

Marzu 16, 2011

Wednesday, April 06, 2011

The role of the writer/poet in the light of the natural disasters, nuclear threats and civil wars that are striking mankind today (2)

Indian English Poet Arbind Kumar Choudhary interviewed by Patrick Sammut

1:The world today is facing very hard times. I just mention the floods that struck parts of Australia, the quake and tsunami in Japan and the following nuclear threat, and the civil war in Libya. How much do events like these touch the poet/writer? Did you react to such events through some kind of writing (poetry, novel,etc.)?

AKC: Natural disasters, nuclear threats and civil wars are the products of violation of Nature’s code of conduct for which we are ourselves responsible directly or indirectly. In spite of all sorts of economic and scientific developments the humanity all over the world is bleeding to its utmost degree. If such sorts of process goes on continuously, there will be little future to exist of the generations to come.

As a matter of fact such men invited disasters create tsunami amidst the sensitive souls across the globe and also inspire the writers to make it the core issue of their writings and, above all, make the ignorant masses acquainted with these threats likely to occur even in the years to come.

2 Do you think that the writer/poet must express himself and sound his voice regarding such events as soon as possible? What is the role of the writer/poet faced with events like these? Is this role less or more important than that of today’s politicians?

AKC: The writers / poets must come forward all together against their own governments who create fear psychosis amidst the common masses and through these ways they violate human values at the cost of lives of the millions. Variations in race, religion and nation rarely mean enmity between themselves. To pierce this worldly cage is the prime motto and moral responsibility of all sensitive souls across the globe of which writers/ poets are not the exceptions.

The main motive of our Faustus minded politicians is to hanker after power by hook or by crook while the literary message is to restore the human values at any cost for all the races in general and human race in particular. The Charnobyl Reactor accident (1986), Russia, and Daiichi and Daini plants explosion (2011), Japan, have caused the release of nitrogen-16, tritium, iodine and cesium – 137, the worst threats to all living beings.

3.The writer/poet has been insisting on the need for peace and respect of nature for decades. Perhaps now the people in general will understand that writers/poets were right. Do you think writers/poets are doing their utmost to make their plea heard? What more can be done?

AKC: To maintain divine rule is the law of Nature where all creatures will enjoy their lives in its full swings without any interruptions. The common masses all over the world must take lesson from these threats and also must follow the divine messages of the writers who have been found ever spell- bound in propagating the message of peace, love and wisdom not only for all but also for the peeping generations to come.

Keeping in mind a secure future of the generations to come the writers must come forward to convert the unconscious in to conscious minds to pressurize the governments on one hand and warn the civil masses on the other.

4.There is a need for governments and authorities to acknowledge the utmost importance of disciplines such as History, Literature, Philosophy and the like. Modern society does not need only science, finance, marketing, economics and management. How do you react to such a statement?

AKC: It must be noted that any developments done at the cost of human and natural values invite doomed future for all the living beings. Our philosophy, literature and culture must blossom along with scientific and managerial developments; otherwise it will be too late to exist peacefully on this earth.

Surprisingly, the rat race between the nations is to develop science, finance, economics and management at the cost of lives of millions because the power monger politicians are found ever afraid of the ghost of being ‘former’. They are least bothered for those generations peeping from the womb of time.