Sunday, December 01, 2013

Convegno-presentazione a Venafro: Restituiamo la letteratura meridionale ai Licei

Importante incontro culturale venerdí 6 dicembre 2013, ore 17,30, a Venafro (Isernia), Biblioteca Comunale “De Bellis-Pilla”, Via Milano. L’occasione è data dalla presentazione – patrocinata dal Comune di Venafro – del libro “Faremo un giorno una carta poetica del Sud”, sottotitolo “Restituiamo la letteratura meridionale ai Licei” (Ed. Delta 3, Grottaminarda), libro curato, a piú mani, da Alessandro Di Napoli, Giuseppe Iuliano, Alfonso Nannariello, Paolo Saggese.

Sono previsti interventi di Antonio Sorbo, Sindaco di Venafro, degli scrittori Amerigo Iannacone e Giuseppe Napolitano, oltre che testimonianze degli autori. Seguirà dibattito.
Il libro, che si avvale di una introduzione di Alessandro Quasimodo, figlio di Salvatore, nasce come contributo alla “battaglia” ingaggiata dal Centro di Documentazione sulla poesia del Sud per far modificare le cosiddette “indicazioni” dell’allora Ministro dell’Istruzione Gelmini, che con un decreto del 2010, escludeva i poeti e gli scrittori meridionali dai programmi dei licei.
Le “indicazioni” prevedono infatti che «Dentro il secolo XX e fino alle soglie dell’attuale, il percorso della poesia, che esordirà con le esperienze decisive di Ungaretti, Saba e Montale, contemplerà un’adeguata conoscenza di testi scelti tra quelli di autori della lirica coeva e successiva (per esempio Rebora, Campana, Luzi, Sereni, Caproni, Zanzotto, ...). Il percorso della narrativa, dalla stagione neorealistica ad oggi, comprenderà letture da autori significativi come Gadda, Fenoglio, Calvino, P. Levi e potrà essere integrato da altri autori (per esempio Pavese, Pasolini, Morante, Meneghello...)». Nessun meridionale, nemmeno Quasimodo, nemmeno Tomasi di Lampedusa. Sono scomparsi Sciascia, Silone, Jovine, Gatto, Scotellaro, Sinisgalli, Vittorini, De Libero, e tutti gli altri poeti e scrittori meridionali che hanno fatto grande la letteratura italiana del Novecento.
Un incontro, quello di venerdì prossimo, che si annuncia proficuo e stimolante.



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